La Sig.ra C.I., alla prima gravidanza, a causa della rottura intempestiva delle membrane con fuoriuscita di liquido amniotico, si ricoverava presso Struttura sanitaria, ove non veniva praticato alcun monitoraggio sino al giorno successivo al ricovero, allorquando veniva eseguito un monitoraggio cardiotocografico che evidenziava un distress fetale.
Dopo i primi vani tentativi per un parto naturale, i sanitari decidevano per un intervento di taglio cesareo d’emergenza. Alla neonata veniva diagnosticato un arresto cardiorespiratorio, con asfissia neonatale. La diagnosi della neonata, in dimissione, evidenziava una sindrome post asfittica, con encefalopatia ipossico ischemica.
L’Avv. Giuseppe Scaramuzzo, su incarico dei genitori della minore danneggiata, a seguito del parere medico legale degli specialisti di propria fiducia, instaurava, preventivamente, ricorso al fine di ottenere la nomina di un Collegio di specialisti che accertasse la responsabilità dei sanitari intervenuti.
Il Collegio di C.T.U. designato dal Tribunale di Roma, riconosceva la responsabilità dei Sanitari intervenuti per la inadeguatezza dei controlli eseguiti prima e durante il parto, nonché per la omessa ed insufficiente assistenza e per la carenza di capacità decisionale lasciando trascorrere ore fatali per il feto, determinandone la sindrome post asfittica e l’encefalopatia ipossico ischemica, con conseguente danno psicofisico della minore.
A seguito del giudizio per Accertamento Tecnico Preventivo, l’Avv. Giuseppe Scaramuzzo, instaurava il giudizio di merito che si concludeva con la condanna della Struttura ad un elevatissimo risarcimento del danno patito, non solo dalla neonata, comprensivo di ogni voce di danno (esistenziale, relazionale, futuro per perdita della capacità lavorativa etc.), bensì anche dai di lei genitori e da ogni altro componente familiare.
Siamo i tuoi migliori alleati nel percorso diretto al giusto risarcimento per il tuo danno da errore medico.
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