Negli ultimi anni, il tema della responsabilità sanitaria è emerso come uno degli ambiti legali più intricati, con una significativa evoluzione giurisprudenziale che ha affiancato e, in certi casi, superato gli interventi normativi.
La complessità della materia richiede una profonda conoscenza delle leggi vigenti e delle loro implicazioni pratiche, motivo per cui è fondamentale affidarsi a professionisti esperti.
L’Avv. Giuseppe Scaramuzzo, che con il suo studio legale Scaramuzzo si occupa di responsabilità sanitaria da oltre 25 anni, offre un’analisi lucida delle principali tappe evolutive e delle criticità del settore. “Fino al 2012, il quadro normativo era caratterizzato da una certa ambiguità “, spiega Scaramuzzo. “Con la legge Balduzzi il legislatore faceva riferimento all’articolo 2043 del Codice civile, definendo la responsabilità sanitaria come extracontrattuale, ma senza fornire una disciplina esaustiva “.
Questo approccio ha generato confusione e incertezze, soprattutto riguardo all’onere della prova e ai termini della prescrizione. L’intervento decisivo è arrivato con la legge numero 24 Slash 2017, nota come legge Gelli-Bianco, che ha introdotto importanti innovazioni. L’articolo sette ha distinto con precisione la natura della responsabilità delle strutture sanitarie da quella dei medici: la prima è di tipo contrattuale, mentre la seconda rimane extracontrattuale. Questa distinzione ha implicazioni significative sia per i termini di prescrizione sia per l’onere della prova. “In caso di responsabilità contrattuale-spiega l’avvocato-il danneggiato deve dimostrare solo il fatto il danno subito, mentre è la struttura sanitaria a dover provare di aver agito con diligenza. Diversamente, nell’ambito extracontrattuale, l’onere probatorio è interamente a carico del paziente, che deve dimostrare non solo il fatto il danno, ma anche la colpa del medico. Inoltre, i termini di prescrizione differiscono: 10 anni per la responsabilità contrattuale e cinque per quella extracontrattuale”.
Un aspetto cruciale sottolineato da Scaramuzzo riguarda l’importanza della consulenza tecnica. “Sia il legale sia il magistrato non possono accertare autonomamente un eventuale errore sanitario. È indispensabile il parere di specialisti, come un medico legale e uno specialista di branca, i cui compensi rappresentano una voce di spesa significativa “. Le azioni legali in ambito sanitario hanno infatti costi elevati, che comprendono non solo le spese per i consulenti tecnici, ma anche quelle di giustizia. Per questo motivo, è fondamentale che il cliente sia pienamente informato sulle spese che potrebbe dover sostenere. “Io stesso-aggiungere l’avvocato-stipulo spesso una scrittura privata con i miei assistiti, nella quale si stabilisce chi deve anticipare le spese. In genere, me ne faccio carico personalmente “.
Tra le novità introdotte dalla legge Gelli-bianco vi è il tentativo obbligatorio di conciliazione, da effettuare tramite mediazione o accertamento tecnico preventivo. Quest’ultimo prevede la nomina di un collegio di medici da parte del magistrato per accertare la responsabilità. “Si tratta di un’opportunità importante per chiudere i procedimenti in tempi brevi “, sottolinea Scaramuzzo. Tuttavia, nella pratica, la riconciliazione spesso fallisce. “La parte soccombente tende ad allungare i tempi per il risarcimento, rendendo il procedimento più lungo del necessario “. Questo problema si inserisce in un contesto più ampio: i tempi della giustizia italiana, che l’avvocato definisce “eccessivamente lunghi “.
Per i cittadini che ritengono essere stati vittime di un errore sanitario, la tentazione di agire direttamente in sede penale è forte, ma può essere controproducente: “un’azione penale senza presupposti validi rischia di pregiudicare la posizione del danneggiato”, avverte Scaramuzzo.” è fondamentale rivolgersi ad un avvocato specializzato, capace di valutare con competenza la strategia più adeguata”. Sebbene la normativa sulla responsabilità sanitaria sia ormai ben delineata, rimane una materia complessa, che richiede l’intervento di esperti legali e medici per garantire un approccio corretto e tempestivo. La legge Gelli-Bianco ha certamente contribuito a fare chiarezza, ma restano aperte questioni legate ai costi e ai tempi della giustizia.
Lo studio legale Scaramuzzo ha una consolidata esperienza nel settore della mala sanità. Fondato nel 1999 dall’avvocato Giuseppe Scaramuzzo, lo studio opera esclusivamente nel campo della responsabilità sanitaria, mettendo a disposizione dei propri clienti una competenza mirata ed un approccio personalizzato. Con sede a Milano e Napoli, e con un servizio attivo su tutto il territorio nazionale, lo studio Scaramuzzo garantisce assistenza anche a domicilio perché si trovi in condizioni di particolare difficoltà. Il metodo di lavoro dello studio è basato sulla massima professionalità e trasparenza. Ogni caso viene analizzato a partire da un colloquio preliminare, utile a valutare la fondatezza della richiesta e a impostare una strategia adeguata. La documentazione medica viene sottoposta a un’attenta revisione da parte di medici specialisti, il cui parere è fondamentale per decidere se procedere con l’azione legale. In caso di esito positivo, tutte le spese, comprese quelle per le consulenze medico-legali, vengono anticipate dallo studio fino al raggiungimento del risarcimento, sollevando i clienti da ogni onere finanziario Durante il percorso. L’approccio esclusivamente dedicato alla mala sanità ha permesso allo studio Scaramuzzo di maturare una profonda competenza in casi complessi come errori chirurgici, infezioni contratte in ospedale, diagnosi errate o mancanti, problemi legati alla gestione del parto o all’assenza di un consenso informato. Ogni dettaglio viene trattato con estrema attenzione, grazie alla stretta collaborazione tra avvocati e professionisti sanitari che lavorano a stretto contatto per garantire il migliore esito possibile. La trasparenza è un valore cardine: i clienti vengono aggiornati costantemente sull’evoluzione della loro pratica e accompagnati passo dopo passo con chiarezza e professionalità. Lo studio legale Scaramuzzo non si limita a rappresentare legalmente le persone, ma cerca di offrire un sostegno umano a chi vive il dramma della mala sanità, con l’obiettivo di ottenere non solo giustizia, ma anche un riconoscimento del diritto a cure adeguate. Con oltre vent’anni di successi e risultati tangibili, lo studio legale Scaramuzzo rappresenta un punto di riferimento per chiunque abbia subito un danno medico e cerchi un partner affidabile e preparato per affrontare un percorso tanto delicato quanto necessario. Per informazioni: www.studiolegalescaramuzzo.it oppure www.malasanita.studiopegalescaramuzzo.it
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